L’abete di Natale

Affrontiamo il tema natalizio per eccellenza… poi nei prossimi giorni aggiungerò altro materiale interessante, per voi! Intanto partiamo da un classico però: l’Albero di Natale… immancabile! Classico, mi raccomando, perché niente più dell’abete, con il suo profumo di bosco e di montagna, riesce a ricreare il vero clima natalizio, degno di essere vissuto!

Iniziamo col dire che “finto”, e quindi sintetico, di plastica, non è esattamente la scelta più ecologica, a dispetto di quanto molti pensano. Il suo smaltimento, oltre che il trasporto, possono essere davvero un problema, con costi altissimi ed emissioni fortemente inquinanti. Quindi direi che se non hai a disposizione, il tuo albero sintetico, lungamente conservato in soffitta, e riutilizzato ogni anno, lascia stare, non comprarlo! Se non lo hai già in casa, magari tramandato da generazioni, preferisci l’acquisto di quello vero.

Lo dico con convinzione: il vero albero natalizio da avere in casa, per le feste è quello “vero”!… però facciamo attenzione ai dettagli.

Sarà meraviglioso, ad esempio, se in giardino hai un abete in terra piantato, da illuminare con millelucine colorate appena il periodo natalizio si avvicina.

Ma se devi acquistarlo?! Attenzione alla certificazione: controlla che sia di provenienza italiana, innanzitutto, che siano comprovati il luogo d’origine e l’età, perché più sarà giovane e piccolo, più avrà possibilità di essere gestito e di sopravvivere anche dopo il Natale.

Cerca di capire, proprio acquistandolo in vivaio, se quello che stai acquistando non provenga da commerci paralleli non legali, per cominciare, per etica innanzitutto e per sapere cosa stiamo acquistando. Poi se parliamo di un abete senza radici potrebbe essere la punta degli altissimi abeti delle nostre montagne, che non avranno creato un vuoto negli immensi boschi, e che ricrescono in fretta: accertiamolo alla fonte d’acquisto. Meglio che si tratti di albero senza radici, perché tagliato dalla cima degli abeti, piuttosto che di abete sradicato di sana pianta dal bosco, insomma.

Nel caso in cui acquistando l’albero avrai verificato dal suo certificato una provenienza accettabile, con tutte le sue radici, potrai provvedere a ripiantarlo, a feste concluse … anche qui però attenzione, perché piantare un abete in una zona nella quale quella specie in particolare non è originaria, può causare problemi di inquinamento botanico non da poco. Quindi se non puoi ripiantarlo, cerca di consegnarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni oppure dal Corpo Forestale.

Vuoi conoscere un altro aspetto positivo per scegliere un abete vero?! L’abete respira e rilascia ossigeno, mentre assorbe anidride carbonica, rilasciando contemporaneamente anche olii essenziali che purificano l’aria, aromatizzandola, e offrendoci una piacevolissima Aromaterapia, con le sue proprietà balsamiche, rigeneranti, rinvigorenti. Quindi si, albero vero… ma vediamo anche “come”, però!

Innanzitutto: rispettiamolo! Evita ad esempio, per motivi ecologici, di inondarlo di prodotti sintetici se non addirittura tossici… quindi niente neve artificiale né spray colorati.

Posizionalo in un luogo della casa luminoso e fresco, lontano da fonti di calore e al riparo da correnti, inumidendo spesso le radici e qualche volta anche i rami, facendo attenzione a non rovinare le decorazioni e soprattutto evitando per sicurezza le luci.

Un suggerimento di stile, a questo punto: hai presente l’hygge style? Magari approfondirò l’argomento in un prossimo post… comunque, lui! ci suggerisce che “poco è meglio”, perché corrisponde al benessere dato dalla leggerezza, dall’essenzialità. Non appesantirlo, non esagerare con i decori: lui ne gioverà, ma anche lo stile, l’eleganza, saranno una piacevole conseguenza. Non esagerare con le decorazioni, scegli di mantenere uno stile garbato ed essenziale, per evitare di stressarlo, e poi magari sbizzarrisciti a seminare in tutta la casa le decorazioni che non metterai sull’albero.

Comunque, sappi che ci sono anche altri “sempreverde”, più adatti degli abeti in zone cittadine o di pianura, come l’agrifoglio, il viburno, il ginepro, il corbezzolo, l’alloro, il leccio; così come nelle zone di mare è possibile utilizzare il corbezzolo, il viburno, la sughera.

Ma se a questo punto, allora nei nostri giardini rendessimo natalizi i nostri ulivi o le piante di limone e arancio?!

P.s. avevo promesso di raccontare la storia delle rose rosse sull’abete di Natale! Eccola: l’Albero della Vita secondo un rito cristiano, viene ancora oggi addobbato con vari simboli, come quelli dei pianeti, alcuni disegni geometrici con significati di riferimento e la stella sul puntale, oltre alle rose rosse… senza entrare troppo nei dettagli, ho scoperto che il significato delle rose rosse, che germogliano dal verde, sono un simbolo di qualcosa di eterno, resistente che continua a generarsi nell’effimero. Ecco l’uso delle rose rosse sull’abete del Natale viene da lontano ed ha significati profondi… in queste settimane mi è capitato questo testo tra le mani, casualmente, ma in fondo io già lo sapevo!